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🍹 Scopri il Segreto del Bloody Mary Perfetto: Una Ricetta che Cambierà il Tuo Modo di Bere!

Il Bloody Mary è uno dei cocktail più iconici nel mondo della mixologia internazionale. Appartiene alla categoria Contemporary Classics del catalogo IBA. Con il Mimosa, il Bellini e altri, fa parte di quelli che vengono chiamati cocktail da mattina. In particolare, al Bloody Mary si riconosce l'effetto di antidoto al mal di testa post sbornia. In realtà il suo successo non è legato tanto alle virtù taumaturgiche, quanto al suo sapore speziato e leggermente piccante, al colore acceso e a un nome particolarmente indovinato.

L'origine di questo cocktail è stata oggetto di dibattito per parecchi anni, ma la convinzione attuale divide salomonicamente il merito tra l'attore George Jessel, che nel 1939 crea una combinazione 1 a 1 di vodka e succo di pomodoro, e Fernand Petiot, bartender francese che, nello stesso periodo, aggiunge al cocktail di Jessel pepe, tabasco, salsa Worchestershire, limone e sale, fissando le basi della ricetta definitiva.

Neanche sul nome Bloody Mary esiste una interpretazione univoca. La maggior parte delle persone lo legano, però, alla Regina Inglese Mary, detta Maria la Sanguinaria per le sue persecuzioni volte a riportare il cattolicesimo in Gran Bretagna. L'associazione un po' macabra si rivelerà un enorme fattore di successo per il cocktail rosso sangue.

Caratteristiche del Bloody Mary

Si tratta di un cocktail di gradazione contenuta, a base vodka e in cui l'elemento dolce è rappresentato dal succo di pomodoro. Il tabasco e la salsa Worchesteshire sono ben calibrati, per regalare una piccantezza che non sovrasta il resto degli ingredienti. Di solito viene decorato con una costa di sedano e una fetta di lime.

Il Bloody Mary è un cocktail strained. Significa che gli ingredienti vengono mescolati tra loro con un cucchiaio lungo. Ci sono alcuni bartender che utilizzano lo shaker, mixando con decisione. Il risultato finale non cambia moltissimo.

Gli ingredienti base

Per un bicchiere di Bloody Mary servono:

4,5 cl di vodka; 9 cl di succo di pomodoro; 1,5 cl di succo di limone; 2/3 gocce di Salsa Worchestershire (agrodolce e leggermente piccante); 1 pizzico di sale e di pepe nero; 2 gocce di Tabasco; Cubetti di ghiaccio q.b.; Sedano e fetta di lime per decorare.

Per ottenere un ottimo risultato, sono necessari ingredienti di qualità. Importantissimo, vista la sua presenza scenica, è che il sedano sia freschissimo e croccante. Gli strumenti necessari alla preparazione sono i bicchieri tumbler alti, o Highball, e un cucchiaio da cocktail dal manico lungo. Alcuni barman utilizzano lo Shaker.

Procedimento

Inserire nel bicchiere i cubetti di ghiaccio, quindi unire tutti gli altri ingredienti, lasciando per ultime le gocce di tabasco. Mescolare, decorare e servire immediatamente.

Varianti

Il Bloody Mary ha moltissime varianti, chiara conseguenza del suo successo. Partiamo da quella più famosa, il Virgin Mary. Si tratta di un Bloody Mary analcolico, in cui tutta la vodka viene sostituita con ulteriore succo di pomodoro. Il Ruddy Mary è un'altra versione molto diffusa. La vodka viene sostituita con pari quantità di Gin. Nella Chelada, al posto della vodka si usa birra messicana, abbassando la gradazione alcolica. Bloody Geisha è la versione giapponesizzante, con sake al posto della vodka. Il Bloody Scotsman prevede Whisky scozzese al posto della vodka. Il Bloody Molly utilizza invece whiskey irlandese. Il Bloody Rita, con la tequila, e il Bloody Bishop, con lo sherry, sono altre versioni molto conosciute. Per cuori forti, c'è il il Bull Shoot, in cui il succo di pomodoro viene sostituito con brodo di carne. Il Bloody Eight utilizza V8 al posto del succo di pomodoro. Per finire, c'è lo scenografico Flaming Bloody Mary, in cui una piccola quantità di Rum (o alcol etilico) viene fatto galleggiare e incendiato. Esistono tante altre varianti, tutte da scoprire, per un cocktail che non conosce momenti di crisi.